“Il riposo”
Arazzo tessuto a mano
Periodo: fine XVII secolo
Dimensioni: cm 300 x 250
Arazzo antico Fiammingo Manifattura Bruxelles – 111
Descrizione
Arazzo antico Fiammingo Manifattura Bruxelles
“Il riposo”
Arazzo tessuto a mano
Periodo: fine XVII secolo
Dimensioni: cm 300 x 250
La tessitura degli arazzi ebbe inizio a Bruxelles a partire dal sec. XIV, ad opera di laboratori di piccole dimensioni. Al periodo tra il 1460 e il 1470 appartengono le prime opere di quasi certa identificazione, come un panno recante il blasone di Carlo il Temerario su fondo MILLEFIORI, probabilmente della scuola dell’arazziere di Bruxelles allora più celebre: Jean de Hoze (Berna, Historisches Museum). Successivamente la sensibilità coloristica molto spiccata evidenzia rapporti con la contemporanea pittura fiamminga, con una comprensione maggiore rispetto ad ARRAS o TOURNAI. A partire dal sec. XVI, Bruxelles diviene il più importante centro delle arazzerie europee. In ordine a questo periodo aureo delle arazzerie brussellesi, in cui predominano il contributo e le serie famose della Comunione di Herkenbald, degli Atti degli Apostoli, disegnati da Raffaello, de’ Le Cacce di Massimiliano, delle Storie di Giacobbe, o della Conquista di Tunisi: opere dovute ad arazzieri quali Leone di Smet, Pietre van Aelst, o all’impegno assunto con gli arazzieri dal pittore Bernard van Orley.
Dopo un periodo di crisi alla fine del Cinquecento, dovuta alla confusa situazione politica dei Paesi Bassi, un rinnovamento si registra, per merito di Rubens, nella prima metà del Seicento. L’impronta dell’arte barocca, intesa fra l’altro ad ingigantire le figure in primo piano, interviene. Lo dimostrano le Storie di Decio mure e L’Apoteosi dell’Eucarestia, serie tessute in varie edizioni nel laboratorio di Jan Roes, insieme a Francois van den Hecke. Il Roes era giustamente considerato il maggiore arazziere di quel periodo.
Lo stile barocco rubensiano venne proseguito da Jacob Jordaens, che fornì i cartoni per numerose serie di arazzi, tra i quali le Storie di Ulisse, e le Storie di Carlo Magno, di cui si conservano esemplari al Quirinale.
Elementi architettonici, fontane, giardini e viali alberati, fanno da sfondo alla scena riprodotta in primo piano, dove una dama si riposa all’ombra degli alberi, accudita dalle proprie ancelle.
La ricca bordura perimetrale, riprende il disegno delle cornici in legno intagliato degli antichi dipinti.